Caro Babbo Natale- domenica 18 dicembre 2011
Caro Babbo Natale, quest’anno la mia letterina non sarà come le altre.
Questo perché ho deciso di non chiederti più regali inutili o regali che, facilmente, dopo qualche giorno finiscono in soffitta. Vorrei invece qualcosa di più serio, di più stabile.
Mi basterebbe già solo avere un Governo vero, un Governo che meno piange e più agisce nell’interesse di tutti, e non solo più dei pochi.
Ho visto che da qualche settimana hai mandato un tuo cugino con la faccia da professore, che dice di venire dai Monti e di avere tanto sorprese per noi pronte sotto l’albero.
Caro Babbo Natale, ti devo dire che non mi piacciono molto quelli che vuoi distribuire, soprattutto perché non li hanno deciso i bambini, ma da altri che non sanno parlare nemmeno l’italiano.
Per capirci c’è quella signora piccolina che parla una lingua strana(mi pare il tedesco) che si chiama Angela che ti ha imposto certi regali e ti ha pure detto: Cerca di fare presto, altrimenti mi arrabbio e poi ti restano solo i regali peggiori”.
E poi c’è quell’ometto là, che stà insieme con una signorina che si chiama Bruni, sempre vestito bene, che ride di noi e che dice che siamo degli spendaccioni e che, se non ci muoviamo avremo delle sorprese.
In effetti, qualche sorpresa già l’ho trovata di fianco al panettone: se da qualche anno non pagavo più l’Ici, quest’anno è nato il suo fratello Imu e per questo ho deciso di non mettere più le casette nel presepe, sai ancora me le tassano. Mi hanno poi riferito che la pensione sarà tutta col metodo contributivo e non più retributivo e che di nuovi posti di lavoro neanche a parlarne. Bah, spero solo che non abbiano confuso la parola Equità con Equitalia, sennò siamo freschi.
Io mi fido di te, Babbo Natale, però credo che ti sei un po’ distratto in questi ultimi giorni; ricordati che devi portare solo regali, non tasse e carbone. Mi piacerebbe a dir la verità, ma questo però è un sogno più che un regalo, avere la certezza un giorno, di ricevere la pensione.
Non perché non voglio più lavorare, ma perché vorrei provare anche io quell’emozione di sapere cos’è la pensione; alzarsi presto la mattina e andare col mio bastone e la mia dentiera a mettermi in fila quattro ore prima dell’apertura dell’Ufficio Postale; già speriamo che ci sìano ancora gli Uffici Postali o magari se esisteranno saranno tutti Uffici con un solo impiegato, mentre forse i dirigenti saranno circa 140mila. Scherzi a parte, sarebbe molto bello invece, se ci fosse anche qualche idea concreta e reale, che possa davvero rilanciare l’Italia, che sò ami molto, e non solo misure che colpiscono i soliti buoni pagatori come i lavoratori postali.
A proposito, proprio di loro vorrei parlarti. Sai loro sono stati tanto buoni in questi anni. Hanno sempre lavorato con dedizione e passione, nonostante qualcuno abbia giocato sulla loro benevolenza.
I lavoratori si sono dati molto da fare, per preparare ogni anno una bella marmellata. Solo che una notte qualche dirigente cattivo si è mangiato tutto quella che avevano preparato, senza neanche ringraziare e dicendo addirittura che non era buona. Ora, Caro Babbo Natale, io sò che i lavoratori per questo sono molto arrabbiati e potrebbero diventare anche cattivi.
Scusa, dimenticavo di dirti di non cercare l’albero di Natale, quando arrivi nelle case dei lavoratori postali! Perché quell’albero, sempre lo stesso, non ha retto più e poi perché le palle che lo decoravano sono oramai tutte ROTTE!
Ma questo, tu non vuoi che accada, perciò mio caro vecchio dalla barba lunga e bianca, porta anche a loro qualche dono. Un bel regalo sarebbe un bel premio di produttività per cominciare. Sono convinto che lo gradirebbero molto. Poi con la tua dirimpettaia Befana vediamo di sistemare tutto il resto.
Anzi ti sei superato, riuscendo a portare il nostro Generale Mario Petitto che mai era venuto prima a Foggia. Lui è un grande uomo, il nostro condottiero nelle battaglie per i lavoratori. Mantienilo sempre forte e saggio. Questo sarebbe il regalo più bello! Buon Natale Babbo Natale, buon Natale a tutti voi!
Antonio Lepore
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