Poste modifica gli orari degli sportelli senza nessun confronto con il Sindacato
L’Slp Cisl: Poste Italiane anziché preoccuparsi dei disservizi e della carenza di personale preferisce solo cambiare l’orario al pubblico
Poste Italiane modifica gli orari di apertura e chiusura degli Uffici Postali senza nessun confronto con le Organizzazioni Sindacali. Dal 30 gennaio scorso infatti Poste Italiane Spa ha apposto delle variazioni agli orari al pubblico per ciò che concerne gli sportelli, oltre che al collegamento dei furgoni che provvedono al ritiro della corrispondenza per l’inoltro delle varie destinazioni. “Anziché effettuare un confronto per le diverse specificità che la provincia di Foggia presenta, assistiamo invece ad un frettoloso tam tam di fax, e-mail e cartelli da esporre per la modifica degli orari – tuona il Segreterio della Slp Cisl Foggia Antonio Lepore, che aggiunge - E’ l’ennesima iniziativa unilaterale di Poste che così facendo continua a nostro avviso a non preoccuparsi dei reali problemi che esistono: disservizi, con conseguente danno d’immagine, e carenza di organico che stanno portando ad un aumento sempre maggiore delle attese in coda della clientela, con tante postazioni di lavoro che rimangono invece vuote”. Il disaccordo del Sindacato si acuisce se si pensa alla specificità stessa del territorio: “Il posticipo dell’orario, soprattuto negli uffici a doppia turno con chiusura dopo le ore 19.00, che si può protarre anche oltre, per la mancanza di personale e con la clientiela ancora presente in ufficio da servire, in un’area ad alto tasso deliquenziale, dove i commercianti chiedono invece una chiusura anticipata delle attività, Poste Italiane decide di posticipare l’orario di chiusura, aumentando di fatto il rischio rapine, con riverberi anche sui lavoratori costretti ad uscire dall’ufficio anche dopo le ore 21.00” .
A questo va aggiunta la volonta aziendale di non rinforzare il personale, soprattutto negli Uffici del Gargano, del Subappenino, e di alcune realtà del basso tavoliere: “In un momento così difficile per tutte le aziende, non vorremmo che i sacrifici fatti dai lavoratori postali, attraverso una serie di riorganizzazioni, che ha prodotto un utile aziendale consolidato ormai da nove anni, vengano vanificati con strategie discutibili – continua Lepore – Modificare gli orari di apertura e chiusura senza nessuna concertazione finalizzata invece solo a risparmiare sul costo del personale a discapito dei cittadini, invece che rafforzarli assieme a investimenti in innovazione, sicurezza e formazione, rischiano di comprottere fortemente lo stato stesso dell’Azienda, oltre che la tenuta occupazione, vera artefice dei risultati tanto sventolati in questi anni.
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