Consenso e capacità di proporre- sabato 13 ottobre 2012
Un anno difficile, di tensione e di scontri, sembra essere ormai alle nostre spalle. Riapre quindi la discussione sulla riorganizzazione dei servizi postali e sulle difficoltà di mercato privati. Affronteremo inoltre la questione del premio di risultato, rimasto per noi in sospeso, e avvieremo la discussione sui rinnovi contrattuali di Azienda e di Settore. “È stato - spiega il Segretario Generale di Slp Cisl, Mario Petitto - un anno difficile, di contrapposizionie di scontri tra l'Azienda e le Organizzazioni Sindacali, in modo particolare la Cisl. In tutto questo tempo sono accaduti molti fatti “strani”,anomali per i rapporti relazionali che avevamo conosciuto negli anni precedenti. A partire da un anno fa, quando è stato siglato il primo accordo minoritario del Premio di Risultato, che ha acuito le tensioni tra l'Organizzazione sindacale maggioritaria e l’Azienda.Successivamentel'Azienda ha proceduto, senza accordo, alla riorganizzazione di mercato privati,una riorganizzazione che ha lasciato diversiproblemi irrisolti sul territorio e negli uffici. C’è stata poi la presentazione del progetto della divisione Servizi Postali, per la riorganizzazione della logistica e del recapito: un progetto su cui il Sindacato non aveva inteso dare sostegno né condivisione e che l'Azienda aveva cominciato a mettere in atto da sola sul territorio nazionale.Da ultimo,ma non meno grave, voglio ricordare il secondo accordo minoritario sul Premio di Risultato, che ha lasciato la ferita, tuttora aperta, del grande problema della tutela della maternità in Poste Italiane” “Un anno difficile – continua Petitto - in cui l'Azienda non ha portato a casa nulla, non ha migliorato la qualità e non ha migliorato i servizi; un anno in cui lavoratori hanno operato con innumerevoli disagi sia negli uffici, sia nel settore del recapito e della logistica. Ma alla fine la fermezza ha pagato. E ha pagato anche la lotta,perché avevamo preparato, insieme alla Cgil e alla Failp, lo sciopero delle prestazioni straordinarie su tutto il territorio nazionalee uno sciopero nazionale, previsto per il 12 di ottobre, con una grande manifestazione a Roma, che avrebbe dato risalto alle nostre iniziative. Anche a seguito di queste pressioni, l'Azienda ha deciso di fermarsi, ha deciso di riaprire i tavoli negoziali e, dopo alcuni giorni, abbiamo firmato un accordo di programma di percorso,un accordo complesso che vedrà Sindacati e Aziendaal tavolo per tre mesi, a confrontarsi in maniera serrata, per cercare di risolvere i problemi che sono rimasti aperti”. “Noi - aggiunge il Segretario Generale di Slp - abbiamo revocato gli scioperi, quelli locali e quelli nazionali, come segno di buona volontà, ma la partita delicata arriva adessoperché, ora che in tutt'Italia le riorganizzazioni e i tagli si sono fermati,bisognerà mettere mano al progetto precedente presentato dall'Azienda. Entro la fine dinovembredovremmo cercare di trovare una soluzione comune,mentre entro la fine di dicembre dovremo sottoscrivere un accordo complessivo importante, probabilmente come quello raggiunto nel 2010”. “Nello stesso tempo - continua il Segretario - questo clima rasserenato ha fatto sì che si riaprisse anche un tavolo dedicato ai problemi di mercato privati, in questo momento forse il settore più in sofferenza perché, nonostante il disagio del recapito, noi rileviamo quotidianamente che la categoria maggiormente in difficoltà, oggi, sono i nostri sportellisti e i nostri direttori di uffici. Lavoreremo intensamente, con equilibrio e con serenità, perché dobbiamo tentare di correggere anche le discrasie che sono emerse dal premio di risultato firmato dalle organizzazioni minoritarie per consentire, se ci sono le condizioni,che il premio possa essere firmato anche dalle altre organizzazioni sindacali, dopo aver eliminato le storture che noi stessi avevamo contestato”. “Ora - avverte Petitto - si apre anche la stagione dei rinnovi contrattuali, che avevamo dovuto un po’ mettere da parte. Dovremo quindi concentrarci su due aspetti della questione: da una parte il Contratto Aziendale di Poste italiane, che scade il 31 dicembre di quest'anno(e che noi abbiamo già disdettato), dall’altra l'apertura, a questo punto definitiva, della delicata discussione sul Contratto di Settore.Sappiamo bene che oggi più che mai vi è la necessità di riportare a sintesi tutti i diversi mondi lavorativi che sono all'interno del mercato postale (siano essi operatori ex pubblici, operatori privati, operatori internazionali) e dovremo mettere tutte le aziende nelle condizioni di poter competere e sviluppare tutele peri propri lavoratoriallo stesso modo”. “Noi tutti sappiamo – conclude il Segretario Generale - che la situazione dei mercati postali èin crisi in tutta Europa e in tutto il mondo, e noi non ne siamo esclusi. Sappiamo bene che i volumi della corrispondenza diminuiscono sempre di più, che anche all'interno del mondo finanziario e assicurativo, dopo la crisi degli anni passati, le banche ele compagnie di assicurazione si sono riorganizzate e che quindi la competitività e l’aggressività dei concorrenti si farà sentire sempre di più. Proprio per questo, nel momento in cui anche ilGoverno sembra avere temporaneamente ritirato la proposta velleitaria di ragionare sullo scorporo dei servizi di BancoPosta da quelli postali,serve responsabilità da parte di tutti, per riportare quel clima di serenità che abbiamo conosciuto negli anni passati. Forse così, tutti insieme, sindacati e aziende, potremo affrontare con decisione i problemi difficilissimi che investiranno il nostro settore. Se lo spirito sarà questo e ognuno farà la propria parte,la Cisl come organizzazione maggioritaria contribuirà ancor di più”.
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