Sul punto 1:
L’Azienda, anche in
applicazione della recente legge 123, ha individuato nel
capo-squadra il preposto nei PDD, indicando le procedure di massima.
Abbiamo contestato le
genericità delle indicazioni, richiedendo che:
-
sia fornita
agli interessati la necessaria informazione e formazione sugli
aspetti inerenti compiti e responsabilità;
-
sia
definito il numero minimo di visite ai PDD decentrati che il
caposquadra deve fare ai fini dell’assolvimento dei compiti di
controllo;
-
sia fornito
di tutti gli strumenti atti a svolgere il proprio ruolo, non ultimo
la fornitura di adeguato mezzo meccanico per raggiungere i PDD
decentrati;
-
sensibilizzazione dei responsabili dei centri rispetto al ruolo non
secondario e/o marginale dei compiti del capo-squadra nella sua
funzione di preposto.
L’azienda si è impegnata
ad adeguare a tali indicazioni le disposizioni che saranno impartite
sul territorio.
Sul punto 2:
L’Azienda ci ha
illustrato le caratteristiche della nuova bicicletta a pedalata
assistita.
Al termine
dell’illustrazione abbiamo sottolineato alcune criticità che ci sono
state segnalate dai territori in merito ai seguenti punti:
-
esistenza
di adeguati luoghi di ricovero notturno dei mezzi;
-
problemi di
tenuta di strada a pieno carico;
-
problemi di
assemblamento del mezzo al momento della prima fornitura;
-
possibile
criticità di frenata a pieno carico;
-
distanze
dai centri di manutenzione.
L’Azienda ha assicurato
che non ci sono problemi di carattere generale rispetto a quelli
esposti, in base alle prove effettuate sui mezzi, ma che laddove
si verifichino i problemi evidenziati i mezzi dovranno
immediatamente essere portati al centro di manutenzione per ovviare
agli inconvenienti indicati. Rispetto alle distanze dai centri
l’Azienda ha affermato che le distanze dai centri dagli uffici
saranno contenute.
Sul punto 3:
Sono stati esposti i dati
riferiti alla prima sperimentazione dei palmari.
Sul punto 4:
E’ stato illustrato il
documento di valutazione dei rischi delle nuove macchine.
Abbiamo chiesto che
vengano verificati con particolare cura i limiti di peso riferiti ai
soggetti interessati con riferimento a sesso e struttura fisica,
quando si devono movimentare le bobine ed abbiamo chiesto
assicurazioni rispetto all’eventuale rischio chimico derivante dallo
scioglimento del cellophane riscaldato.
L’Azienda ha assicurato
che integrerà adeguatamente il documento con le assicurazioni
richieste.
Sul punto 5:
Dopo i “feroci”
incontri/scontri degli ultimi mesi, gli interventi anche in sede di
rinnovo del CCNL, abbiamo finalmente il riconoscimento del rischio
rapina come normale rischio di sicurezza fisica del dipendente,
calcolato pertanto in base all’entità del danno possibile ed alla
probabilità che esso avvenga, con la conseguente quantificazione del
rischio secondo i canoni comuni a tutte le altre tipologie di
rischio.
Con il nuovo sistema si
attribuisce un punteggio specifico agli elementi di probabilità
interni ed esterni:
-
tipologia
ufficio postale;
-
difese
passive ed attive esistenti;
-
collocazione dell’ufficio postale;
-
informazione e formazione del personale;
-
numero di
rapine occorse nell’ufficio negli ultimi tre anni;
-
numero di
tentate rapine occorse nell’ufficio negli ultimi tre anni;
-
esistenza o
meno di protocollo d’intesa con la locale prefettura.
Ed un punteggio ai vari
elementi che possono influire in maniera diretta o indiretta
all’entità del danno:
-
tipologia
ufficio postale (vetri anti-sfondamento o layout);
-
caratterizzazione dell’ufficio postale (tipologie d’ufficio);
-
informazione e formazione del personale;
-
numero dei
dipendenti e dei clienti coinvolti nella rapina;
-
danni
fisici subiti dai dipendenti o dai clienti nell’ultima rapina;
-
danni
psichici subiti dal dipendente o dai clienti nell’ultima rapina;
-
livello di
aggressività delle minacce subito nel corso dell’ultima rapina;
-
numero
medio di giorni di infortunio per dipendente.
Come si vede per
determinare l’entità del rischio presente si utilizza un quadro
veramente accurato di tutti gli elementi esistenti e pertanto si ha
una rappresentazione molto efficace della realtà dell’ufficio e
degli interventi e delle relative modalità e tempistiche che si
rendono necessari.
Vengono altresì indicate
tutte le misure di prevenzione/protezione.
Si avvia un percorso di
formazione per tutti i lavoratori coinvolti, la prima parte sarà
svolta, per tutti, già nel mese di gennaio.
Si prevede una tutela
sanitaria (solo con il consenso dell’interessato) successiva
all’atto violento, oltre alla necessaria informazione preventiva
sulla procedura sanitaria post-rapina.
Allegata alla presente
trovate tutto il materiale presentato per un esame di dettaglio.
Cordiali saluti