INCONTRO DEL 12 DICEMBRE 2007
CON L'AZIENDA
PER VERIFICA POLITICA STATO
DI IMPLEMENTAZIONE ACCORDO RECAPITO DEL 15/9/2006
Ieri in Azienda era stato convocato
un incontro per la verifica politica dell’accordo del 15 Settembre 2006,
riferito in particolare alla riorganizzazione del recapito che sta generando
disservizi, grave disagio tra i lavoratori e conflittualità sindacale in tutta
Italia.
Una riunione in cui l’Azienda ha
tenuto un profilo basso e che – alla luce dei fatti – è sembrata convocata per
decidere di non decidere nulla, se non il solito calendario di riunioni.
Una verifica politica che purtroppo
non è entrata nel merito dei problemi e che si è consumata per molte ore solo su
come stilare un semplice “Verbale di incontro”.
Già nella mattinata, in apertura dei
lavori, la delegazione del SLP presente al tavolo aveva chiaramente evidenziato
la necessità di rimettere mani radicalmente alla parte dell’accordo riferita al
recapito, rivisitandolo completamente sia nel modello organizzativo sia nel
numero dei tagli delle zone di recapito.
E’ a tutti ormai palesemente noto che
dietro tale nostra richiesta, condivisa da tempo anche da altra O.S., non vi
sono elementi di pretestuosità né secondi fini, ma semplicemente la
constatazione, sotto gli occhi di tutti tranne di chi non vuol vedere, che il
modello di riorganizzazione del recapito, scaturito da un buon accordo, è
praticamente fallito; gli effetti devastanti sulla qualità del servizio che sta
generando sia nelle campagne che nelle città e la grave conflittualità sindacale
presente in quasi tutti i territori ne sono la prova più evidente.
Solo l’Azienda finge di non
accorgersene. Qualcuno oggi dirà, come ha fatto qualche dirigente aziendale con
i “pizzini” inviati ieri sera in tutta Italia, che c’è stato un accordo firmato
da cinque OO.SS. e rigettato dalla CISL.
Come noterete dal documento che vi
alleghiamo, un’intera giornata e’ servita solo per fare un “verbale di incontro”
e non di “accordo” in cui emerge che ognuno ha espresso la sua posizione,
rimanendo alla fine tutti sulle proprie; inoltre abbiamo considerato
inaccettabile l’impegno di superare l’attuale fase di conflittualità nei
territori. Per questo ieri abbiamo deciso di non sottoscrivere il verbale di
incontro ed abbiamo inviato all’Azienda una nostra dichiarazione a verbale.
Anche i sarti sanno che la verifica
politica è bel altra cosa.
Noi riteniamo che sia arrivato il
momento della chiarezza e della verità sul settore del recapito: questo settore
ha necessità di essere rivisitato, ammodernato, reso più funzionale e
produttivo, ma non distrutto.
E la verità esige che debbano essere
scoperte le falsità, gli inganni e le furbizie che l’Azienda mette in atto in
questa fase di implementazione del nuovo modello di recapito.
Con documento analitico di questa
Segreteria vi evidenzieremo, a breve, come l’intero sistema si sia squilibrato e
perché l’attuazione dell’accordo in periferia si è trasformato in una vera e
propria sagra degli inganni.
In questa battaglia la CISL non sarà
sola.
Un Sindacato non sarà mai solo quando
decide di stare a fianco dei lavoratori e combattere con loro per una causa
giusta, anche nell’interesse dei cittadini e dell’Azienda.
La CISL, per propria storia,
predilige sempre il negoziato alla piazza, ma quando al tavolo l’Azienda è per
troppo tempo sorda, facendo diventare quel tavolo inutile, allora la piazza
serve per rimuovere gli ostacoli e per far scoppiare le contraddizioni.
Nelle prossimi giorni decideremo se
ritirare la firma dall’accordo del 15 Settembre e aprire il conflitto di lavoro,
propedeutico ad uno sciopero nazionale nei tempi e nei modi necessari.
Nel frattempo prepareremo un
manifesto per i portalettere che dovrà essere affisso in tutti gli uffici
d’Italia.
Da oggi si intensifica la nostra
azione di protesta e di lotta su tutti i territori.
Alla fine scopriremo “Chi” sta con
chi.
Vi alleghiamo l'accordo
firmato ieri sera dalle altre OO.SS. ed a breve seguirà la nostra dichiarazione
a verbale. |