INCONTRI SUL RECAPITO
Facendo seguito al verbale
d’incontro del 12 u.s., da noi non sottoscritto, l’Azienda ha inviato una
convocazione dell’Osservatorio Nazionale per il recapito per il giorno 20
dicembre 2007, ed ha inviato contestualmente a tutti i responsabili RUR una
lettera dove li invita a convocare gli Osservatori Regionali sul recapito.
La contestuale convocazione
dell’Osservatorio Nazionale e di quelli Regionali conferma la nostra ipotesi:
l’azienda non intende apportare modifiche strutturali al progetto recapito ma
solo individuare interventi tampone per proseguire nelle implementazioni così
come sono state finora attuate.
Infatti la contrattazione
territoriale non può modificare i contenuti dell’accordo nazionale
particolarmente per ciò che riguarda il modello di recapito e gli
efficientamenti (tagli) apportati.
L’iniziativa aziendale, non
condivisa, sembrerebbe pensata per cercare di depotenziare la scelta politica
della organizzazione. E’ un tentativo maldestro!
Riconfermiamo la posizione
della nostra organizzazione, così come è stata unanimemente individuata nelle
analisi svolte nei nostri organismi nazionali:
“ … omissis… si evidenzia come
i processi di attuazione pratica della riorganizzazione del recapito facciano
emergere in modo inequivocabile come quella riorganizzazione si stia dimostrando
– alla prova dei fatti – non rispondente agli obiettivi condivisi e concordati.
L’Esecutivo ritiene pertanto
necessaria una radicale rivisitazione dell’accordo sia per quanto attiene il
modello organizzativo sia per quanto attiene il numero complessivo delle zone di
recapito da razionalizzare.”
Sulla scorta di tale chiara
posizione politica noi andremo all’incontro del giorno 20 dell’Osservatorio
Nazionale per dimostrare, in modo inequivocabile, entrando nel merito concreto
dei contenuti dell’accordo che, così come è stato costruito, il modello di
recapito non tiene e si rischia di affossare definitivamente il servizio.
Ciò anche perché il modello è
stato costruito sui dati che l’azienda fornì nel corso della trattativa e che si
sono rivelati al momento della implementazione, assolutamente non rispondenti
alla realtà operativa (viario non aggiornato, civici alto traffico, ecc. ecc.).
L’intesa, per noi, va
ricontrattata profondamente, rimettendo in discussione la struttura attuata che,
dopo più di un anno dalla sottoscrizione dell’intesa, ha prodotto solo
disservizi e abbassato la qualità del lavoro.
Abbiamo tutti i riscontri
oggettivi dai territori: il sistema così com’è non funziona e non potrà
funzionare, e pertanto è delittuoso continuare ad adoperarsi per tenerlo in vita
sapendo che proseguendo su questa strada si apporterebbero al settore del
recapito danni difficilmente riparabili, con gravi ricadute negative sulla
cittadinanza e sui lavoratori.
Ci sono altri modi per
raggiungere gli obiettivi che abbiamo condiviso, a patto che da parte aziendale
ci sia un minimo di ragionevolezza nel riconoscere gli errori fatti e cercare di
porvi rimedio insieme alle OO.SS.
Noi siamo pronti, manca solo un
po’ di disponibilità e buon senso da parte aziendale per trovare le soluzioni
alternative e proseguire nel perseguimento degli obiettivi che, ribadiamo,
rimangono quelli che abbiamo sottoscritto nell’accordo e che siamo disponibili a
sottoscrivere ancora una volta.
Quando sarete chiamati al
confronto nei tavoli regionali sarà necessario da parte vostra la più grande
determinazione a perseguire quanto insieme abbiamo deciso in esecutivo: il
sistema è sbagliato, va cambiato e pertanto non servono aggiustamenti locali, la
riorganizzazione va riscritta all’interno di un accordo profondamente
rivisitato.
La posizione della nostra
organizzazione su quei tavoli deve emergere in ogni eventuale verbale che
dovesse essere proposto, mentre i percorsi conflittuali in corso o in via di
attuazione, devono seguire la loro strada, in mancanza di modifiche atte ad
eliminare alla fonte tutta la serie di problemi che li hanno determinati.
La necessità di una profonda
rivisitazione del progetto aziendale deve essere perseguita in maniera
coordinata su tutti i tavoli senza sbavature, mediazioni e cedimenti.
IL SEGRETARIO GENERALE
MARIO PETITTO
/FIRMATO/ |