Postino è bello, ma con dignità!
Anche in Capitanata è mobilitazione sindacale per i 350 addetti al recapito
postale.
Postino è bello, ma con dignità! Con questo slogan, anche i circa 350
lavoratori del recapito postale della provincia di Foggia sono chiamati in
questi giorni alla mobilitazione sindacale. “Per garantire i diritti di
consumatori e clienti, difendere i posti di lavoro e tutelare i diritti, i
postini di Foggia e provincia – informa il segretario generale della SLP
CISL di Foggia, Antonio Lepore - rifiuteranno tutte le prestazioni
aggiuntive (flessibilità operativa, ex-abbinamento zone, ex-assorbimento
zone, straordinario ed altro), aderendo allo sciopero regionale del
recapito, in corso dal 27 dicembre al 12 gennaio”.
Il sindacato dei postali della CISL è preoccupato “per il caos organizzativo
e gestionale, che caratterizza la nuova ristrutturazione del recapito; per
la carenza del personale necessario alla copertura giornaliera delle zone,
delle scorte, delle lunghe assenze, degli infortuni, delle malattie, della
maternità, delle leggi 104 e delle ferie”. La segreteria della SLP CISL è
preoccupata inoltre “per l'inadeguatezza di mezzi e strumenti, per
l’insufficienza delle strutture e dei locali, carenti dal punto di vista
igienico, ambientale e della sicurezza”. Tutto ciò purtroppo rappresenta,
secondo la SLP, “un paradosso che penalizza l'immagine di un’azienda,
economicamente solida che non tutela se stessa, il proprio business, il
proprio lavoro e le proprie risorse umane, principali artefici dei risultati
raggiunti”. La SLP CISL giudica negativamente “l’insistere esclusivamente
nel razionalizzare e tagliare zone, perché farà saltare il modello
organizzativo e l'efficienza del servizio”.
Per questi motivi è necessaria, secondo la SLP, una risposta decisa: “basta
con interventi – si legge in una nota del sindacato - approssimativi,
empirici, isterici e superficiali; costante e sistematico rispetto
dell'orario contrattuale di lavoro; stop ad una riorganizzazione senza
regole e piena osservanza degli accordi sindacali; stop alla latitanza del
polo immobiliare ed al silenzio che lo avvolge, in merito alla riconduzione
di strutture, locali, ambienti lavorativi, mezzi e strumenti aziendali, alle
misure di prevenzione, protezione e sicurezza, rispetto della 626/94; basta
a ritmi e carichi di lavoro stressanti ed usuranti; stop al malvezzo della
procedura illegittima della erogazione delle ferie d'ufficio; basta a
disponibilità fraintese, negazione dei diritti contrattuali”.
La vertenza e lo sciopero in atto intendono “portare all'attenzione
dell'opinione pubblica, della politica e delle istituzioni, il persistere di
inadempienze aziendali – sottolinea la SLP CISL - in una fase difficile di
ristrutturazione del settore strategico del recapito della corrispondenza.
L’obiettivo è indurre Poste Italiane ad un’inversione di tendenza, sul piano
strategico, e ad un cambio di passo, sul piano del processo di
implementazione organizzativa, al fine di avviare – conclude la SLP CISL -
una fase di ripartenza verso un processo virtuoso di consolidamento,
crescita e sviluppo del settore recapito”.
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Rsu & Rls
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