COMUNICATO SLP - CISL
PERCHE’ E’ TEMPO DI
REAGIRE!
E’ nel nostro DNA e di
ogni sindacato , specie se Confederale, costruire, condividere e
gestire le ricadute organizzative degli accordi sottoscritti.
SLP-CISL ha creduto
nella “scommessa rivoluzionaria” dell’accordo del 15 settembre 2006
che interessa la sportelleria, il recapito, la logistica postale.
Eravamo fortemente
convinti che quell’accordo avrebbe permesso all’Azienda e ai
lavoratori di Poste Italiane di vincere le sfide che il mercato
postale, prossimo alla liberalizzazione, poneva e porrà.
I ritardi, e le scelte
aziendali hanno messo a nudo tutte le criticità che il Sindacato non
poteva avallare, né nascondere in quanto provocavano disagi alla
cittadinanza, alle imprese e danni ai ricavi di Poste Italiane,
mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro.
Giova rammentare ai
colleghi delle altre OO.SS., sorpresi e preoccupati, che in attesa
della completa liberalizzazione del mercato postale sono già
presenti ad oggi centinaia di società concorrenti che operano sul
mercato postale e sono in grado di intercettare il 78% dei flussi
della corrispondenza verso le aree metropolitane/hinterland e
capoluoghi di provincia.
La nostra stessa
Azienda, avallata dalla Corte dei Conti, stima un volume a rischio
pari a 900 milioni di pezzi di corrispondenza equivalente a 700
milioni di euro di ricavi.
Di fronte a tale
inquietante scenario e alla negatività dei risultati
dell’implementazione del nuovo progetto organizzativo del recapito,
denunciate anche dalle altre OO.SS., potevamo restare inerti ad
attendere lo sfascio? No, cari colleghi sorpresi e preoccupati! Noi
non restiamo fermi ed abbiamo fatto la cosa più normale per un
Sindacato: chiedere ai lavoratori di prendere coscienza di questa
situazione, avviare le iniziative di lotta e di sostenerle. Il resto
sarebbero state solo parole.
Come può sorprendere e
preoccupare l’aver ricondotto a sintesi gli oltre 20 conflitti
regionali e territoriali che nelle ultime settimane erano stati
proclamati unitariamente sull’intero territorio nazionale? E’ stata
forse una sorpresa oppure la volontà di nascondere la realtà?
Infine, cari colleghi
sorpresi e preoccupati, la confederalità della CISL, della nostra
Federazione, è nella nostra storia. Non c’è bisogno di nessuna
verifica delle relazioni, nè tantomeno di “interrogazione” alla
parte aziendale (che non ha competenza).
Roma, 18 gennaio 2008
LA
SEGRETERIA NAZIONALE SLP-CISL