giovedì notte abbiamo siglato una pre-intesa su recapito e
sportelleria che nei prossimi giorni si dovrebbe tramutare in un
accordo organico. Il nostro Esecutivo Nazionale lo ha ratificato
nella notte stessa a dimostrazione che la tenacia e la
determinazione pagano sempre. Potremmo dire con alterigia “ABBIAMO
VINTO”, perché siamo riusciti a portare alla categoria due obiettivi
importanti: la modifica del modello organizzativo del recapito ed il
rafforzamento della sportelleria. Ma in questo rinnovato, anche se
faticoso, clima unitario non vogliamo riaccendere polemiche inutili.
Ma, altresì, non possiamo restare indifferenti di fronte alle
dichiarazioni della Uil-Post ed in particolare della Slc-Cgil che,
anziché apprezzare lo sforzo comune per raggiungere quel risultato,
rialimentano le divisioni. Non vi è dubbio che una organizzazione
imponente come SLP CISL, per le sue dimensioni e la sua storia,
possa soffrire della “sindrome di Golia”, ma vi posso garantire che
quella presunta malattia è di gran lunga più gradita della “sindrome
di Calimero” di cui soffrono da cinquanta anni i nanetti che calcano
la scena sindacale in Poste. Capisco bene che ognuno tenta oggi di
portare acqua al proprio mulino, ma è così difficile ai nostri
partners capire che senza l’aspra battaglia della CISL non si
sarebbero mai raggiunti quegli obiettivi, almeno nelle dimensioni
concordate? Ma pensano davvero che bastavano quelle riunioni
regionali da mercato delle vacche per rimettere in sesto il recapito
postale in Italia? Qualcuno si era illuso davvero che senza la CISL
ci fosse sbocco alla delicata situazione creatasi? Poveracci!!! Se
questa è l’unità sindacale cui pensano, allora diciamo che la strada
è ancora in salita. Molto in salita!!! E ricordo a qualcuno che lo
sciopero è solo sospeso e i trentamila manifesti possono essere
ancora utili. Nei prossimi giorni lavoreremo con serietà, come
nostro antico costume, e poi tireremo le somme.
Nel frattempo voglio ringraziare tutti Voi per il coraggio, la
determinazione e la passione con cui avete combattuto in questi
ultimi tempi. Ci siamo mossi come una grande armata con una testa e
un cuore solo. Un “CUORE GRANDE” che pensa alla gente, nonostante il
giudizio della Cgil. Noi continueremo sempre così e se a qualcuno
darà fastidio, noi tireremo dritti.
Vi abbraccio tutti
Mario Petitto
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