Le scriventi OO.SS. chiedono un incontro urgente per discutere il tema delle crescenti pressioni commerciali, il controllo a distanza esercitato da Gestione Operativa e la mancata concessione delle ferie.
Dai territori continuano a pervenire numerose segnalazioni riguardo a comportamenti aziendali che generano forte disagio tra il personale in nome della spinta commerciale:
obiettivi aggressivi, richieste quotidiane di report, telefonate reiterate e indebite sollecitazioni da parte dei vertici aziendali, teams pressanti, classifiche che umiliano i lavoratori.
Infine in violazione dell’Articolo 5 del CCNL si continua ad utilizzare strumenti per comunicazioni commerciali non previsti, come la messaggistica istantanea.
A queste problematiche si aggiunge la mancata concessione delle ferie, anche in periodi precedentemente programmati. Gestione operativa, inoltre, non consente nemmeno la possibilità di pianificare le ferie in determinati giorni della settimana. Tale prassi, oltre ad essere inaccettabile, rappresenta una chiara mancanza di rispetto dell’accordo sulla programmazione delle ferie. A ciò si aggiungono le continue telefonate effettuate da parte di gestione operativa agli utlici, tinalizzate a verificare in tempo reale la copertura degli sportelli e i tempi di attesa non in linea con gli obiettivi aziendali, contestando la gestione del responsabile dell’ufficio postale. Questa modalità operativa si configura come una forma impropria di controllo a distanza, non conforme ai principi dello Statuto dei Lavoratori Art.4.
MI PREMIA O NON MI PREMIA? LA MARGHERITA DELLA MERITOCRATICA Si sa, l’ambizione è legittima, ma quando l’aspettativa diventa ossessione fa più danni che benefici. Anche quest’anno è andata in scena la giostra delle meritocratiche, contornata da gossip, faccendieri, masanielli e chi più ne ha più né metta.
Prescrizioni La risposta del nostro RLS a una *sigla sindacale minoritaria* che si è svegliata dopo un lungo letargo.
Il marinaio ... Il marinaio aveva promesso un porto sicuro, alla fine li ha lasciati in mare aperto.