La Pasqua mi
suggerisce una riflessione. Si tratta della festa più
grande, perché rappresenta l’evento da cui deriva
l’unica speranza che l’uomo ha di andare oltre la morte.
Tutto ciò che ogni persona cerca per essere felice, cioè
l’amore di un uomo o di una donna, l’amicizia, le
bellezze della natura, dell’arte, l’amore per un figlio,
il successo nello sport, nella carriera lavorativa, il
benessere fisico e psicologico, il divertimento, la
ricchezza materiale, sono realtà di per sé buone, ma non
danno la felicità completa, quella vera che l’uomo
cerca, e soprattutto sono beni passeggeri, destinati a
morire, mentre l’uomo ha vocazione di eterno.
Ed è arrivato
il tempo in cui viene ricordata la Resurrezione di
Cristo, che ha segnato l’inizio del destino di vittoria
sulla morte anche per l’uomo, e per troppa gente passa
del tutto inosservato, e questo è il colmo, perché
proprio Cristo crocifisso e risorto rende eterni tutti i
desideri e gli obiettivi che inseguiamo ogni giorno, e
soprattutto rende eterna e quindi dà valore
incommensurabile alla nostra esistenza. Alcune persone
addirittura rifiutano Colui che, come evidenzia la
realtà alla ragione umana, ci ha donato ciò che siamo e
abbiamo e che non vogliono porsi neppure le domande
esistenziali più semplici, quelle che si ponevano
persino gli uomini primitivi quando cercavano Dio, alla
cieca, negli elementi della natura.
Già la
Pasqua! Finalmente la Pasqua. Dovrebbe essere un giorno
d’amore, un attimo di vita da condividere con gli altri,
che non sia per lavoro, per forma, per dovere o altro,
ma uniti solo per semplice e umana perduta voglia di
amarci. Quel giorno vorrei che al mio piccolo tavolo
pranzassero con me la povertà, il pentimento, il
rimorso, la falsità, la codardia, tutti con un volto che
Dio anche a loro ha donato e che m’ha insegnato a
riconoscere come miei fratelli.
Mia figlia, la più piccola, vorrebbe ricevere l’uovo di
Pasqua perché è Pasqua. È difficile spiegare a un
bambino, che la vera pasqua non si trova in quell’uovo.....
e allora la porto in un prato e la faccio sdraiare
sull’erba.....lei si fa scaldare dal sole, sente cantare
di nuovo gli uccelli, annusa il profumo dei fiori. Mi
accorgo che ama la primavera e per lei questa diventa
la Pasqua.
Auguri a
tutti di vero cuore.
Antonio Lepore
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