RIUNIONE COMITATO MONITORAGGIO CTD
Si è
svolta ieri, fino a tarda serata, la riunione del
comitato di monitoraggio accordo CTD.
L’Azienda ci ha consegnato ed illustrato una tabella
riepilogativa dell’andamento del processo di
conciliazione.
Ci ha
poi informato dell’iniziativa di alcuni studi legali
volta a fare pressione, a volte impropria, verso i
ricorrenti interessati dall’accordo, e ha chiesto la
collaborazione dei sindacati per una corretta campagna
di informazione.
Abbiamo dato la nostra piena disponibilità.
Preliminarmente, a fronte delle varie richieste
pervenuteci in questi giorni dal personale interessato,
abbiamo chiesto la disponibilità dell’Azienda ad
integrare i destinatari dell’accordo, con l’inserimento
di quei colleghi assunti con la causale ex art 2 d.lgs
368/2001 (consentita all’Azienda grazie alla modifica
introdotta da una legge finanziaria che ci equiparava
alle aziende di trasporto aereo).
Inaspettatamente la SLC CGIL ha contrastato la
proposta con futili motivi e incomprensibili
dissertazioni affermano che l’accordo era intoccabile e
intangibile; il tutto senza neanche porsi il problema
delle aspettative di quei lavoratori.
Posizioni simili, sia pure con toni meno arroganti,
sono state tenute da UIL POST e SAILP CONSAL, mentre ci
sarebbe stato il positivo interesse delle altre OO.SS.
presenti al tavolo.
L’Azienda ha affermato che la questione non poteva
essere oggetto di una riunione di comitato di
coordinamento, ma ha dato la disponibilità a discuterne
in momenti successivi.
Praticamente siamo stati testimoni attoniti di un fatto
che ci si è presentato per la prima volta nell’ambito
sindacale: L’AZIENDA CHE DIMOSTRA VERSO UN PROBLEMA CHE
COINVOLGE CENTINAIA DI LAVORATORI UNA SENSIBILITA’
SUPERIORE A QUELLA DIMOSTRATA INVECE DA ALCUNI
SINDACALISTI CHE ANTEPONGONO GLI INTERESSI DI BOTTEGA
AI LORO DOVERI DI RAPPRESENTANZA.
Abbiamo successivamente posto la questione del
trattamento di missione per i colleghi che vengono
chiamati ai colloqui prima e alla conciliazione poi ed
abbiamo concordato con l’Azienda che emanerà
disposizioni in senso positivo alle proprie strutture
territoriali.
E’
stato posto il problema della partecipazione ai
processi di mobilità in corso che vede quei colleghi
inseriti in graduatoria in posizione cosiddetta
“pending” ossia sono in graduatoria ma non vengono
chiamati per il trasferimento se non hanno una sentenza
passata in giudicato.
L’azienda ci ha assicurato che dal prossimo slot di
movimentazioni di personale (novembre) al personale
coinvolto in posizione pending sarà completata con
procedura d’urgenza la conciliazione in tempo utile per
consentire loro di essere trasferiti.
Si è
evidenziato che in alcuni territori l’azienda ancora non
consegna i piani di rientro nel modo concordato e non
svolge una completa opera di informazione.
L’Azienda ha assicurato un intervento su tutto il
territorio.
Era
stata fatta la richiesta nel corso dell’incontro
precedente di poter far utilizzare un anticipo del TFR
per il rimborso, l’Azienda ci ha comunicato che ciò è
possibile, ma che occorre uno specifico accordo
integrativo al CCNL che aggiunga una ulteriore
motivazione a quelle previste dall’articolo 2120 ultimo
comma del C.C.
Abbiamo colto positivamente tale apertura e nella
riunione del 14 p.v. presumibilmente formalizzeremo
l’accordo.
La SLC
CGIL ha obiettato che non doveva essere un accordo ma un
verbale di incontro del comitato di monitoraggio.
L’Azienda ha ribadito che essendo una modifica
contrattuale può avere solo la forma di accordo fra le
parti.
Si è
poi posto il problema dei colleghi a part time che,
stante il rapporto fra stipendio ridotto e alte cifre
da restituire, rischiano di non riuscire ad “arrivare a
fine mese” come si usa dire.
Dopo
un lungo confronto l’Azienda aveva dato la
disponibilità a trasformare in rapporto a full time ,
entro tre anni, tutti i part time, sia dell’accordo del
2006, sia dell’accordo di quest’anno, che avevano un
piano di rientro.
Come
SLP abbiamo condiviso con favore la disponibilità
aziendale ed abbiamo chiesto che nella premessa fosse
inserito l’impegno ad avviare e concludere in tempi
brevi un percorso di confronto che portasse alla
definizione di un accordo complessivo su tutti gli altri
part time presenti in Poste Spa.
Anche
questa volta SLC CGIL con motivazioni strumentali ha
contestato che, in una riunione di coordinamento, si
potesse fare un accordo che modificava intese precedenti
(come se i soggetti seduti a quel tavolo non fossero
sempre gli stessi a prescindere dalla modalità con cui
vengono chiamati a confrontarsi!!!).
In
questo caso probabilmente questa posizione non era
pienamente condivisa da UIL POST e SAILP perché c’è
stata una interruzione “de facto” della riunione, quei
tre sindacati si sono ritirati in conclave e dopo ne
sono usciti dando la disponibilità ad una “mediazione”:
Potevamo discutere della cosa ma non si dovevano mettere
in discussione gli accordi già esistenti sul part time.
(Strana posizione questa poiché non avevamo messo in
discussione l’intesa precedente ma volevamo proseguire
su quella strada per integrarla e migliorarla, visto che
l’accordo faticava a dispiegare gli effetti).
L’Azienda ha dichiarato che data l’ora tarda non era in
condizione di presentare un proposta di testo che
facesse sintesi di tutte le posizioni espresse e
pertanto ha chiesto l’aggiornamento della riunione, che
dato gli impegni dichiarati da alcune sigle presenti,
si svolgerà il giorno 14 ottobre.
Vi
terremo puntualmente informati sul prosieguo della
trattativa.
Si
allega la tabella consegnata.
Cordiali saluti.
MARIO
PETITTO
SEGRETARIO GENERALE
/FIRMATO/