RIFORMA CONTRATTUALE: "Siglato un
accordo storico"
''E' un obiettivo storico proposto da tanti anni dalla Cisl''. Il
commento del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, dopo la firma
dell'accordo raggiunto con Governo e Confindustria sul nuovo modello
contrattuale. "Diverrebbe una data ancora piu' importante se anche la Cgil
aderisse", ha aggiunto Bonanni, che si e' definito "orgoglioso di aver
contribuito a riformare un modello contrattuale" che "risponde ai problemi,
quelli ereditati e quelli che arrivano da questa crisi".
A seguito della firma dell'accordo intervenuto con il governo la
segreteria confederale della Cisl ha diffuso il seguente comunicato:
"La CISL con tutte le altre organizzazioni sindacali, salvo la CGIL, ha
sottoscritto con il Governo e le associazioni datoriali l'accordo quadro per
la riforma degli assetti contrattuali, dopo otto mesi di trattativa ai
diversi livelli, sulla piattaforma presentato nel maggio 2008 da CGIL - CISL
e UIL.. La sottoscrizione dell'accordo da parte della CISL è motivata dal
fatto che le principali richieste della piattaforma delle confederazioni
sindacali sono state accolte nell'accordo quadro sottoscritto. In
particolare - spiega la nota - l'accordo prevede:
un nuovo modello contrattuale per tutti i settori privati e pubblici
basato sulla durata triennale dei contratti, con l'unificazione della
parte economica e normativa e su due livelli di contrattazione,
nazionale e aziendale o territoriale
un nuovo indicatore di inflazione previsionale triennale, (Indice
dei Prezzi al Consumo Armonizzato - IPCA - corretto dall'inflazione
derivante da energia importata) più elevato e credibile del tasso di
inflazione programmata fissato dal Governo e quindi maggiormente in
grado di tutelare il potere d'acquisto delle retribuzioni contrattuali.
Questo nuovo indicatore verrà assunto anche dal Governo per i contratti
del settore pubblico;
un meccanismo di recupero certo, alla fine del triennio
contrattuale, degli scostamenti tra l'inflazione prevista e quella
effettiva, misurata con il nuovo indicatore;
la copertura dei nuovi contratti dalla data di scadenza dei
precedenti;
la piena legittimità della contrattazione di secondo livello,
aziendale o territoriale per redistribuire gli incrementi di
produttività anche ai lavoratori, con aumenti salariali integrativi che
saranno incentivati attraverso la detassazione e la decontribuzione;
la previsione nei futuri CCNL, di un elemento retributivo di
garanzia, nelle realtà dove la contrattazione di secondo livello non
viene effettuata;
la possibilità di definire attraverso la contrattazione, lo sviluppo
della bilateralità per migliorare le tutele a favore dei lavoratori;
la definizione delle regole per la certificazione della
rappresentanza delle OO.SS., per via negoziale, da completare ora con
un'ulteriore intesa entro tre mesi.
"L'accordo quadro sottoscritto - prosegue la nota - che sostituisce il
precedente accordo del 23 luglio '93, favorirà lo sviluppo di relazioni
sindacali basate sulla negoziazione e la partecipazione dei lavoratori agli
obiettivi di miglioramento delle attività delle imprese, dei servizi, della
pubblica amministrazione e conferma l'originalità del sistema contrattuale
italiano, mantenendo un ruolo importante e definito dal CCNL, sviluppando
nel contempo la contrattazione aziendale e territoriale. Un nuovo assetto
contrattuale e il rafforzamento delle relazioni sindacali partecipative
assumono un valore ancora maggiore in presenza della grave crisi economica
ed occupazionale, di fronte alla quale è necessaria una grande mobilitazione
di tutte le risorse disponibili da parte del Governo e delle Regioni per
tutelare i redditi dei lavoratori, estendendo gli ammortizzatori sociali a
tutti i settori e ai lavoratori precari e per sostenere l'attività economica
dei settori e delle imprese e con esse la prospettiva dell'occupazione.
La prossima settimana sono previsti su questi temi nuovi incontri tra
Governo-Regioni e Parti Sociali per definire nel dettaglio le risorse
disponibili e permettere l'avvio degli incontri in sede regionale
sull'utilizzo e l'estensione degli ammortizzatori sociali. La CISL prende
atto con rammarico della mancata adesione della CGIL, verso la quale fino
all'ultimo è stata manifestata la disponibilità di una valutazione comune
dell'accordo e auspica che questo momento di difficoltà nei rapporti possa
essere rapidamente superato, a partire da una condivisione dell'intesa sulla
rappresentanza sindacale da completare nei prossimi tre mesi. La CISL è ora
impegnata, anche nell'ambito delle proprie assemblee congressuali alla più
ampia e tempestiva informazione di questo importante accordo tra i propri
iscritti, e tra i lavoratori con l'intento di rafforzare la capacità e la
prospettiva del sindacato confederale per una maggiore tutela dei lavoratori
nel nostro paese".
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