8 Marzo 2009
Amiche
della SLP-CISL di Capitanata,
è per me un piacere ringraziarvi per l’opera che, quotidianamente avete svolto,
e che tuttora svolgete, per la nostra Organizzazione: anche grazie ad essa, la
SLP-CISL rappresenta la più grande forza sindacale in azienda, il riferimento di
tante lavoratrici e lavoratori delle Poste di Foggia.
Tale ringraziamento non è
quindi retorico, ma fa d’apertura alla memoria; non vuole rimpiangere il passato
delle lotte solo per dare un’identità al presente: questa non è la Vostra
storia. Intere generazioni, si sono proposte di rinnovare i contenuti della
partecipazione al lavoro della Nostra Azienda, avvertendo, definendo e
denunciando i bisogni, organizzando quindi, per essi, le risposte.
Valori, storie personali, idee,
che vi hanno unito in passato, Vi tengono ancor più unite oggi. Donne giovani,
forti e tenaci, insieme alle più mature e appassionate; avete sempre tradotto le
idee in comportamenti. Tante, diverse, distanti, impiegate nei vari settori
dell’Azienda, siete sempre state collegate da un sentire comune, dalla
condivisione dei valori della CISL.
Avete sempre perseguito la
realizzazione di una vera parità, fino in fondo, ma, allo stesso tempo, avete
sostenuto con forza l’idea di una valorizzazione della differenza di genere,
ricercando una migliore conciliazione tra la vita lavorativa e quella familiare.
Non avete mai utilizzato l’Organizzazione come un semplice strumento per
rivendicare diritti ma lo avete considerato il necessario veicolo per un
contributo al cambiamento, nel lavoro e nello stesso sindacato.
Ci siete state con forza ieri,
e ci siete anche di più oggi, in un’epoca nella quale si tenta di sostituire le
idee con il mercato. Avete partecipato ai momenti sindacali più importanti,
condividendo difficoltà ma anche soddisfazioni.
Avete modificato la cultura
della SLP-CISL, ampliandone ambiti e prospettive. Con il Vostro modo di
sostenervi a vicenda, fondato sull’idea che “se oggi una donna cade, tutte le
donne domani saranno più deboli”, avete sottolineato qualcosa che non andava
assolutamente perso di vista: che la forza di ognuno di noi aumenta, e si
rinnova, quando non si cammina da soli.
Potrei continuare a lodarvi
all’infinito, descrivendo la pazienza con cui, ogni giorno, avete operato, la
coerenza che avete dimostrato tra il Vostro dire e il Vostro fare, ma preferisco
concludere qui, con un semplice GRAZIE.
Grazie
di cuore a tutte Voi.
Il Segretario Prov.le Antonio
Lepore |