VITTORIA DI
UNI POSTE E DI SLP CISL:
LA
LIBERALIZZAZIONE DEL MERCATO POSTALE RITARDATA DI DUE ANNI
La liberalizzazione totale
del mercato postale, che la commissione europea auspicava per il 2009,
è rinviata al 2011
nell’Europa Occidentale, 2013 in Grecia e nei Paesi dell’Europa
dell’Est.
E’ una vittoria per i
Paesi che avevano messo in guardia contro “una liberalizzazione affrettata e
mal preparata” e si erano appellati alla prudenza di Bruxelles nella
elaborazione della nuova direttiva postale.
La Francia, l'Italia, la
Spagna e la Polonia sono fra questi paesi, contro il blocco liberale che
raccoglie la Germania, la Svezia, i Paesi Bassi, la Gran Bretagna e la
Finlandia.
La
decisione di ritardare di due anni l'apertura alla concorrenza della posta di
meno di 50 grammi - l'ultimo mercato ancora sotto monopolio – è stata
ratificata, lunedì 18 giugno, dalla commissione "trasporti" del Parlamento
europeo, competente sull'argomento.
Il dibattito in seduta
plenaria a Strasburgo è previsto il 9 ed il 10 luglio. Per essere
definitivamente adottata, questa decisione dovrà essere oggetto di una
votazione formale dei ministri delle poste europee, riunite in consiglio il 1
e 2 ottobre.
Tutto lascia pensare che
questo voto sarà favorevole. Un big-bang concorrenziale che dal 2009, poteva
destabilizzare le Poste storiche, non trova più schiere di partigiani.
"Il Consiglio dei Ministri
non ci crede, il relatore del testo (il tedesco Markus Ferber), nessuno vuole
una liberalizzazione dove restano incognite così “pesanti”.
Molti ministri, tra cui
quello italiano, si sono preoccupati presso la Commissione del modo in cui
sara’ finanziato, una volta aperto il mercato, il "servizio universale" –
ovvero l'obbligo di distribuire la posta - a tutti i cittadini -almeno cinque
giorni alla settimana. Una questione capitale per la sopravvivenza delle Poste
tradizionali, che vogliono associare al finanziamento, per ragioni di parità
di concorrenza, i nuovi attori sul mercato.
A questo titolo, gli
emendamenti del relatore tedesco il sig. Ferber, elaborati con un intento di
compromesso, sono stati ritenuti soddisfacenti.
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Cordiali saluti
IL SEGRETARIO GENERALE
MARIO PETITTO
/FIRMATO/