Economia
POSTE/ SARMI: SPORTELLO ADDIO, UN TELEFONINO LIBERERA' DA BUROCRAZIA
Intervista con
l'Espresso su nuovo servizio a pagamento
Roma, 9 ago. (Apcom)
- Chiedere un certificato di nascita, uno stato di famiglia, o un
qualsiasi altro documento con valore legale senza andare allo
sportello? Da Natale sarà possibile, pagando con il telefonino. È il
nuovo progetto che Massimo Sarmi,
amministratore delegato di Poste spa spiega in un'intervista con il
settimanale "L'Espresso" in edicola domani.
L'idea è "diventare operatori telefonici virtuali" e allo stesso
tempo di "offrire all'amministrazione pubblica di diventare la sua
anima informatizzata". "Offriamo di collegare le
persone - spiega Sarmi - con
l'amministrazione centrale e periferica dello Stato... Un esempio?
Il cittadino va nell'ufficio postale e può chiedere un certificato
di nascita, uno stato di famiglia, ma lo può fare anche via
computer, pagando on line, con la
garanzia e la ricevuta di Poste. Oppure: deve spedire un
certificato, un documento che ha valore legale? Noi lo trasformiamo
in un fax, gli mettiamo un protocollo di sicurezza, gli stampiamo
una ricevuta. E il viaggio verso la pubblica amministrazione è
elettronico. Se lo vuole inviare dal suo computer, basta andare sul
sito di Poste, consegnare l'e-mail, e noi la mettiamo in sicurezza e
la consegnamo. Se il destinatario non ha
un computer, la recapitiamo in busta. Intanto
archiviamo i dati e garantiamo che la transazione sia avvenuta".
In
questo progetto il telefonino dovrebbe essere "uno strumento di
pagamento". "La logica - continua l'ad di
Poste - è quella di valorizzare a costi marginali gli investimenti
fatti. In altre parole: i sistemi di
accettazione dei nostri uffici, il nostro call
center, le strutture che ci permettono già oggi di mandare una
raccomandata, una lettera, un telegramma, con il computer, sono gli
stessi che utilizziamo per diventare un operatore virtuale di
telefonia mobile".
Del traffico telefonico, spiega
Sarmi, "si occuperà Vodafone, che è il
nostro partner. Noi sviluppiamo quella parte dell'uso del
cellulare che è il denaro elettronico. Facciamo
del telefonino uno strumento di pagamento". Come?
"Prendiamo la sim di un telefonino e la
dividiamo (siamo i primi al mondo), in due parti. In una ci
sono i servizi di telecomunicazione, nell'altra i certificati
digitali e i collegamenti con i servizi di pagamento di Poste.
Invece di utilizzare il computer, faccio tutto cliccando su un'icona
che appare sul display del cellulare. Posso
accreditare i soldi sul telefonino, ricaricare una carta pre-pagata,
trasferire denaro... Tutto digitando un cordless come per mandare un
sms".
A fine anno
le Poste lanceranno il cellulare-bancomat
ULTIMO MIGLIO NEWS - 9 Agosto 2007
'Faremo del telefonino uno strumento di pagamento'. Non usa giri di
parole l'amministratore delegato di Poste spa, Massimo
Sarmi, per annunciare la
novita' con la quale dal prossimo Natale
l'azienda intende rivoluzionare i sistemi di pagamento. In
un'intervista sul prossimo numero de L'Espresso
Sarmi spiega infatti che 'la
logica e' quella di valorizzare a costi marginali gli investimenti
fatti. In altre parole: i sistemi di accettazione dei nostri uffici,
il nostro call center, le strutture che
ci permettono gia' oggi di mandare una
raccomandata, una lettera, un telegramma, con il computer, sono gli
stessi che utilizziamo per diventare un operatore virtuale di
telefonia mobile'. Una novita' che Poste
sviluppera' insieme a Vodafone
perche' - spiega l'Ad dell'azienda -
'del traffico telefonico di occupera'
Vodafone, che e' il nostro partner. Noi sviluppiamo quella parte
dell'uso del cellulare che e' il denaro elettronico. Facciamo del
telefonino uno strumento di pagamento'. Tecnicamente 'prendiamo la
sim di un telefonino e la dividiamo (siamo i primi al mondo) in due
parti. In una ci sono i servizi di telecomunicazione, nell'altra i
certificati digitali e i collegamenti con i servizi di pagamento di
Poste. Invece di utilizzare il computer, faccio tutto cliccando su
un'icona che appare sul display del cellulare. Posso accreditare i
soldi sul telefonino, ricaricare una carta pre-pagata, trasferire
denaro... Tutto digitando un cordless come per mandare
un sms'.
Un'operazione che per Poste significa
redditivita' perche'
'contiamo su un redditivita'
elevata: per intenderci, quella a due cifre che hanno gli operatori
di telefonia mobile. Molto
piu' alta di quella che da' la logistica. Per non
parlare del servizio postale, che non rende affatto'. Quella
riguardante i telefonini non e' l'unica novita'
di Poste. Altra misura riguarda la volonta'
dell'azienda di diventare 'l'anima informatizzata
dell'amministrazione pubblica'. In sostanza 'ci offriamo di
collegare le persone con l'amministrazione centrale e periferica
dello Stato. Un po' lo facciamo gia', ma
in maniera tradizionale, recapitando i referti medici, o facendo
pagare i ticket. Invece il grado di integrazione delle reti di cui
disponiamo ha un potenziale enorme'.
Un
esempio? 'Il cittadino - aggiunge - va nell'ufficio postale e
puo' chiedere un certificato di nascita,
uno stato di famiglia, ma lo puo' fare
anche via computer, pagando on line, con
la garanzia e la ricevuta di Poste. Oppure: deve spedire un
certificato, un documento che ha valore legale? Noi lo trasformiamo
in un fax, gli mettiamo un protocollo di sicurezza, gli stampiamo
una ricevuta. E il viaggio verso la pubblica amministrazione e'
elettronico. Se lo vuole inviare dal suo computer, basta andare sul
sito di Poste, consegnare l'e-mail, e noi la mettiamo in sicurezza e
la consegnamo. Se il destinatario non ha
un computer, la recapitiamo in busta. Intanto archiviamo i dati e
garantiamo che la transazione sia avvenuta'.