Disegno di legge Mercato del Lavoro- lunedì 26 marzo 2012
"La decisione del Governo di presentare un Disegno di legge sulla riforma del mercato del lavoro va valutata positivamente in quanto permette al Parlamento un adeguato spazio di discussione e approfondimento su un provvedimento che è molto ampio e complesso. E' quanto dichiara la Cisl nazionale in una lunga nota sul testo di riforma presentato ieri dal Governo che così prosegue:
"Il contenuto del Disegno di legge , presentato con la formula " salvo intese " ( suscettibile quindi di modifiche prima della presentazione al Parlamento ) è rappresentato in larga parte dal Documento conclusivo del confronto tra Governo e Parti sociali.
Sulle tipologie contrattuali e sugli ammortizzatori sociali vengono confermati i contenuti discussi e valutati positivamente dalla Cisl :
• la scelta del contratto di apprendistato come canale privilegiato di assunzione dei giovani, con un vincolo del 50% alla stabilizzazione
• il contrasto delle " flessibilità malate " ( Associati in partecipazione, False partite Iva, Tirocini e stage ),
• la scelta di premiare la stabilizzazione dei Contratti a tempo determinato
• la piena parificazione contributiva del lavoro a progetto con il lavoro dipendente al 33%.
• il rafforzamento della indennità di disoccupazione con la nuova Assicurazione Sociale per l'impiego ( AspI ) che avrà maggiore durata e importo economico e gradualmente riassorbirà l'indennità di mobilità nel 2017.
• il mantenimento del sistema della Cassa Integrazione ordinaria e straordinaria, dei Contratti di Solidarietà e l'estensione delle tutele nei settori non coperti attraverso la costituzione dei Fondi Bilaterali di solidarietà
• la maggiore protezione dei lavoratori anziani, con l'istituzione di fondi per interventi complementari con le risorse derivanti dalla precedente contribuzione per la mobilità.
Sulla Flessibilità in uscita , Art.18 , il Disegno di legge presenta due miglioramenti importanti, entrambi frutto della pressione della Cisl di questi giorni e fortemente sollecitati in sede di confronto con il Governo:
- sulla disciplina dei licenziamenti individuali, Art.18, oltre alla conferma della tutela del lavoratore con il reintegro nel caso dei licenziamenti discriminatori e con il reintegro o indennizzo nel caso dei licenziamenti disciplinari, in materia di licenziamenti per motivi economici viene positivamente chiarito che debbono essere evitati ricorsi strumentali a questo tipo di licenziamenti che dissimulino altre motivazioni di natura discriminatoria o strumentale. In questi casi il lavoratore avrà facoltà di provare in giudizio che il licenziamento è stato determinato da ragioni discriminatorie o disciplinari e pertanto il giudice applicherà la relativa tutela, cioè in larghissima parte il reintegro.
Viene altresì confermato l'obbligo, in caso di licenziamenti per motivi economici , della procedura preventiva di conciliazione presso la Direzione Provinciale del Lavoro.
• viene introdotto il rito processuale veloce per le controversie in materia di licenziamento, specificatamente dedicato a tali controversie.
Queste due importanti specificazioni contribuiscono a dare più garanzie affinchè nella disciplina del licenziamento individuale e nelle modifiche apportate all'art.18 resti comunque forte la tutela del lavoratore rispetto alle discriminazioni ed ai licenziamenti illegittimi e risulti inalterata la funzione di deterrenza nei confronti dei c.d. licenziamenti facili. Così come avviene in Germania, dove peraltro l'indennizzo è molto inferiore (massimo 18 mensilità) rispetto a quello previsto dal testo di riforma approvato dal Governo a seguito del confronto con il sindacato(27 mensilità).
La Cisl, riservandosi un giudizio compiuto in presenza dei testi di modifica legislativa più definiti, auspica che il Parlamento sappia ora valorizzare i risultati raggiunti nel confronto tra le parti sociali, rafforzando le tutele per i lavoratori e trovando sintesi condivise per possibili miglioramenti.
Nel Disegno di legge sono previsti inoltre interventi, solo parzialmente discussi in sede di confronto Governo parti Sociali e sui quali nel corso dell'iter parlamentare sono necessari approfondimenti,
- per una maggiore inclusione delle donne nella vita economica, con il contrasto del fenomeno della dimissioni in bianco, tutela della maternità, conciliazione vita-lavoro
• per il diritto al lavoro dei disabili
• per il contrasto del lavoro irregolare degli immigrati
• per le politiche attive del lavoro e i servizi per l'impiego
• per l' apprendimento permanente.
Nel dibattito parlamentare sulla riforma del mercato del lavoro, la Cisl parteciperà attivamente a partire dalla condivisione dei contenuti della riforma definiti nel confronto con il Governo e solleciterà i possibili miglioramenti nella direzione di una tutela sociali più inclusiva e solidale"
Ufficio Stampa Cisl
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